martedì 3 novembre 2020

The Big Boss Groove



Tutti invitati stasera, anzi stanotte, all'appuntamento più "in" dell'anno.
Il Gran Gala a stelle e strisce che assegnerà il titolo di "Padrone del Mondo" al vincitore.
In lizza i due campioni di razza (e sappiamo tutti che razza di...) leader dei due opposti schieramenti "dem" e "rep".
Il primo, lo sfidante, è un gagliardissimo omino fatto tutto di plastica, erede di una lunghissima dinastia di presidenti che dal 1964 al 2016 ha dominato... ma che dico l'America, ma che dico le due Americhe, ma che dico il mondo, ma addirittura il cosmo; nell'ordine si sono avvicendati: Lyndon Johnson, Richard Nixon, Jimmy Carter, Ronald Reagan, George Bush Sr., George Clinton, George "Dabliù" Bush jr. e Barack Obama. L'omino promette che sarà bravissimo come loro, che sono tutti buoni e bravi, che amano la pace e non fanno mai la guerra, a meno che non serva alla (loro) democrazia
Il secondo, detentore del titolo, omino di plastica anche lui, ma più corpulento e col ciuffone rosso, inventore del nuovo filone "il mondo è un reality show" non è erede di nessuno, ma tanti (e tante, soprattutto) si azzufferanno per la sua eredità costruita con scrupolo per anni e anni di fiction su fiction.
Durante i quattro anni del suo mandato, a parte propagare odio nel paese che dice di voler far tornare grande, non ha combinato un emerito cxxxo, ma in compenso ha inventato lo show "guarda anche tu cosa ti combina il deep state", di cui è non solo autore e regista, ma anche protagonista (anche se gli piace mascherarsi e farsi chiamare qanon).
Solo per questo colpo di genio, a cui hanno creduto parecchi individui in tutto il mondo, egli parte da favorito, infatti i sondaggi lo danno in svantaggio, come quattro anni fa quando vinse.
Siore e siori, non potete mancare; sarà uno spettacolo incredibile, che in questi tempi di noia è proprio quello che ci vuole; le opposte tifoserie sono già schierate e nella spasimante attesa si lanciano strali e dardi come non si era mai visto in passato; mentre qualche fan di qanon incita tutti a sgranare rosari perchè si confermi il vincitore di quattro anni fa (affinchè l'odio non solo razziale trionfi e si propaghi ulteriormente), dalla curva dei tifosi opposta, la stampa "perbene" e perbenista, all'unisono, non fa che incitare il pubblico a suon di: cattivo, maleducato e persino "negazionista" il detentore del titolo, il nostro omino di plastica, invece, è buono e bello.
Venite, tutti voi che pensate che domani con un nuovo presidente USA(to) il mondo sarà migliore, voi che pensate che quella di stanotte sia la sfida finale tra "il bene e il male", l'importante è che crediate che chi vince cambierà le cose che vi hanno insegnato ad odiare; e non importa se il vostro beniamino perderà o vincerà, tanto si replica tra quattro anni, come alle olimpiadi.
 
Marco Bertelli 

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