Tratta dal libro “101 storie Zen”, ecco una storia Zen:
Storia Zen (senza titolo):
Marco Bertelli
Tratta dal libro “101 storie Zen”, ecco una storia Zen:
Storia Zen (senza titolo):
Marco Bertelli
“L'etimologia della parola poesia è da ricollegare al latino pŏēsis dal greco ποίησις, derivato a sua volta da ποιέω = produrre, fare, creare ed, in senso più ampio, comporre. Andando ancora più indietro, si risale alla radice sanscrita pu- che ha appunto il significato di generare, procreare. La poesia è, in altri termini il frutto della creazione artistica che raggiunge vette tanto sublimi quanto riesce a trasfigurare il dolore, la sofferenza, le tragedie in bellezza estetica ed etica.”
Quando fu assassinato Pier Paolo Pasolini, ormai 45 anni fa, il grande Scrittore Alberto Moravia dichiarò, affranto, durante la sua orazione funebre: “Prima di tutto, abbiamo perso un Poeta, e di Poeti non ce ne sono tanti nel mondo: ne nascono 3 o 4 soltanto in un secolo”.
Ho visto la Poesia nei riflessi del Sole dell'umido mattino autunnale, che illuminavano portici di pietre antiche; ho visto quei raggi correre felici, indisturbati dal traffico frenetico sull'asfalto, andandosi a posare, illuminandolo, sul sorriso di un accattone; quasi sentisse, nel tintinnare di poche monete, musiche da una vita futura.
Credo fosse Poesia, anche se il suo poeta forse non lo sa, il furioso ansimare di un corpulento signore che rincorreva uno strapieno veicolo pubblico: quando il lungo autobus, comprensivo, si è arrestato e ha spalancato a lui le capienti viscere, non ho potuto intuire quanto sollievo ci fosse in quel viso nascosto da un decreto, né il sole si è preoccupato di svelarlo, limitandosi a posare solo un piccolo raggio sulla fronte spaziosa, illuminando fuggevolmente piccolissime poetiche gocce di sudore.
E' un bell'ardire scorgere Poesia quando un fedele, seduto in completa solitudine su una panca in una cattedrale vede avvicinarsi (ma non troppo) una suora, munita di credenziali vaticane, che gli spiega che in principio sì, era il Verbo, ma oggi, in ossequio alla Grande Madre Scienza, una strana divinità ha deciso che il Verbo va coperto, pena l'esclusione da quella “casa”, che ora, evidentemente, appartiene a un dio sottomesso.
In effetti, è molto più Poetico il sorriso, illuminato dal sole, di quel fedele, che trova in quella costrizione un consiglio per poter trovare il Divino altrove, dove non si tenta di sottometterlo.Però, anche nella scienza moderna c'è senza dubbio molta Poesia: ce ne si accorge vedendo come si accaniscono l'uno contro l'altro due sostenitori di opposte correnti di pensiero: facili, di questi tempi, trovarli in qualsiasi civile consesso.
P.S.: quanta Poesia nella Musica