venerdì 25 febbraio 2022

Mercato nero

 

 
 
Dopo due anni di pandemia, eccoti la guerra. Dopo due anni di odio sociale, paura, ricatti, soprusi e minacce del governo sulla popolazione, ecco che, proprio qui in Europa, in pratica "dietro l'angolo", ti spunta fuori un conflitto tra superpotenze mondiali, covato a lungo negli anni e "sbocciato" (guarda caso) proprio mentre la cosiddetta "emergenza pandemica" pareva proprio venir meno.
Dopo tutte le "verità" inventate sul morbo e sul relativo assai presunto "antidoto", adesso dovremo sorbirci "verità" inventate sul conflitto armato in Ucraina. 
Dico "inventate", perchè ormai non si può più, secondo me, dare credito alle informazioni distribuite dagli stessi media che hanno snocciolato miriadi di falsità per due anni di seguito, ipnotizzando gli spettatori con verità spacciate come autentiche, ma destinate, prima o poi a sciogliersi come neve al sole.
Ora, con la stessa faccia tosta, ci spiegano a quale verità "bisogna credere", chi sono i buoni e chi, invece, i cattivi, dimenticando di far notare che nelle guerre i "buoni" non esistono; le vittime della guerra, invece, servono per far piangere la gente comune che verrà dolcemente "spinta" ad odiare "i cattivi", e ciò fino a quando la guerra durerà: poi, da vittime saranno promossi a rifugiati, e allora serviranno a far litigare i governi e i partiti tra loro.
Va bene tutto in questo "mercato ufficiale" di informazioni, purchè non si parli di Verità, questa strana entità di cui ormai, da queste parti, da decenni si sono perse le tracce.
Sembra proprio che il suddetto "mercato" non vada più bene per chi cerca la verità.
E come in tempi di guerra, quando i mercati ufficiali sono carenti di beni di prima necessità, ci si rivolge al "mercato nero", la stessa cosa bisognerà fare per evitare di rimanere senza di beni essenziali, come la Verità.
 
P.S.: questo post è dedicato a Jaco Pastorius, "il più grande bassista del mondo". Non è una qualifica che gli sto attribuendo io, ma semplicemente era il modo con cui Jaco negli anni sessanta, allora poco più che adolescente, si presentava alle audizioni da musicista.
Dopo qualche tempo, e qualche audizione, smise di presentarsi così, o meglio, non ne ebbe più bisogno.
Forse perchè diceva la Verità?
Giudicate voi....
Vai Jaco 🙂

Marco Bertelli 




giovedì 17 febbraio 2022

MERCURIO

 



Come il messaggero degli dei, quale io fui nella mia terrena vicissitudine, sono tornato.
Non è più tempo di mostrare al mondo "infiniti universi", mai compresi e sempre manipolati da chi mi ha perseguitato.
Non la "magìa naturale" può commuovervi ormai, se non siete nemmeno capaci di distinguere le orrende "magìe" che gli stessi miei persecutori, ancora vivissimi, tentano ostinatamente di operare su di voi.
Del resto, chi doveva comprendere "infiniti universi" e "magìe naturali" mi ha già visto vagare per questa terra al fianco di chi, come me, non ha accettato di abiurare la Verità, nè per paura, nè per apparente "comodità". Alcuni hanno pagato lo stesso prezzo che ho pagato io, altri sono ancora in mezzo a voi e parlano con la mia voce.
Una voce che ti scuote dal sonno e che ti chiama a scegliere: non tra la paura e la tranquillità, non tra la fame e il lusso, non tra l'approvazione degli altri o l'isolamento, l'emarginazione; perchè proprio tutte queste cose sono la trama tessuta dai ragni del potere, la "magìa" malefica che si continua a perpetrare ai vostri danni.
Quella stessa "magìa" che hanno cercato, invano, di scagliare contro di me. E' sempre stato questo il loro "gioco", del resto: far dimenticare la Verità che è dentro di voi e fuori di voi.
Cercate QUELLA Verità: ecco il messaggio del nuovo e antico Mercurio, quale io fui e sono.
Quella è la Verità che vi farà liberi, che cancellerà la paura nella quale siete da troppo tempo immersi e che porta potere a chi, senza averne diritto, vuole la vostra sottomissione e che trae forza dalla vostra sofferenza.
Scegliete la Verità, la Vostra Verità, questa è la scelta che travalica e trascende e ridicolizza le false scelte che oggi vi impone chi un tempo ha arso vivo il mio corpo, tentando di bruciare quel che di voi e di me non può mai bruciare, se non glie lo permettiamo.
 
"Laudati sieno gli dei, e magnificata da tutti viventi la infinita, semplicissima, unissima, altissima et absolutissima causa, principio et uno" (Bruno Nolano)
A Giordano Bruno, nel 422° anniversario del rogo. 
 
MARCO BERTELLI