lunedì 8 aprile 2013

Eyes wide shut

Un Autobus di viaggiatori ignari della loro destinazione parte dal centro di Roma. Seguito da un codazzo di paparazzi, altrettanto ignari della strada da percorrere, ma per nulla intenzionati a desistere dall'inseguimento. Gli ignari viaggiatori sono rappresentanti del Popolo Italiano, regolarmente eletti alle ultime consultazioni elettorali. I paparazzi, invece, sono curiosi ometti regolarmente autorizzati a difendere la cosiddetta “libertà di stampa”: vengono chiamati giornalisti. Quello che è successo qualche giorno fa, ci piaccia o no, è esattamente questo: una comitiva di parlamentari, in teoria liberi cittadini con facoltà di decisione sulle sorti della nostra nazione, che fanno una scampagnata fuori porta (c'è chi dice che durante il viaggio in autobus qualcuno abbia tentato di vendere loro delle pentole, ma la notizia non è confermata), inseguiti da ossessi in crisi da astinenza da scoop giornalistico.
Giusto un comico poteva inscenare una pantomima del genere, chi sennò? Il comico in questione, però, ha smesso di far ridere da parecchio. Anzi, pare che non rida più neanche lui, e che gli dia parecchio fastidio che lo facciano altri quando impartisce disposizioni ai suoi servitori regolarmente eletti. Ora deve muovere i fili di qualche burattino, e per far questo deve, tra le tante altre cose, bendare metaforicamente gli occhi di persone che dovrebbero tenerli ben aperti (è per questo che hanno ricevuto il voto degli elettori, caso mai ce lo fossimo scordati) e portarli in campagna per dar modo ai paparazzi col badge “Stampa”, incaricati di far casino, di inseguirli e descrivere scenari improbabili per fare in modo che tutti ne parlino.
Una sceneggiata niente male. Del resto... That's democracy, my friend (mi esercito, casomai fossi costretto ad emigrare all'estero e parlare con qualcuno di ciò che accade nella mia Patria).
La scena del viaggio in autobus con annesso inseguimento stile “Oggi le Comiche”, mi ha riportato alla mente un capolavoro del cinema, di un Genio di nome Stanley Kubrick; più che un regista, un creatore di pietre miliari. Il suo ultimo film, prima che se ne andasse da questo mondo nel 1999, si chiama “Eyes wide shut” (Occhi completamente chiusi).
Nel bellissimo film di Kubrick, il protagonista, Tom Cruise, vuole concedersi un'avventura extraconiugale, ma viene coinvolto in un intrigo dai risvolti sinistri. Nella sua brama di peccato, il protagonista del film si imbatte in un amico che riesce a farlo “imbucare” in una festa che in realtà si rivela essere la riunione di una società segreta di stampo vagamente massonico, dedita a celebrare i piaceri della carne previa esecuzione di riti vagamente satanici tra sacerdoti pagani e adepti camuffati con maschere. I paparazzi sono dei perfetti “Tom Cruise”, alla ricerca del brivido proibito, in questo caso camuffato da “diritto di cronaca”, per raggiungere il quale fanno l'impossibile, come ha dimostrato di voler fare quella cronista de “Il Fatto” (titolo di testata giornalistica o semplice participio passato? Boh) che pur di raggiungere lo scopo di documentare una riunione (solo teoricamente) segreta, e di essere l'unica a farlo, si è arrampicata sugli impervi tetti dell'oscuro luogo dove si svolgeva questa inquietante riunione. Tutto inutile. Del resto tutte le società segrete degne di questo nome, sanno quali contromisure attuare in difesa della propria privacy (nel film di Kubrick, Tom Cruise se ne è accorto a sue spese).
Al di là di questo, comunque, è interessante notare come sia i giornalisti che i grillini abbiano raggiunto il loro scopo. I primi hanno fatto la figura degli eroi, con la loro tenacia nel difendere il diritto di cronaca; i secondi invece hanno ottenuto che si parlasse di loro, e soprattutto che lo si facesse nel modo che loro prediligono, e cioè come i trasgressori del sistema, cosa che in realtà sono ben lungi da essere, ovviamente. Ma è bene che le cose sembrino così, sia per i grillini che per i paparazzi e i loro editori. E' bene che tutti, soprattutto il pubblico dei votanti (che sono anche lettori di giornali ed utenti televisivi e di web), vengano attratti da queste ridicole messinscene, di modo che continuino ad essere come sempre: “Eyes wide shut”.
A proposito, qualcuno davvero in gamba è riuscito ad infiltrarsi nella riunione segreta dei grillini. Non era un paparazzo, quindi possiamo fidarci di lui. Purtroppo non poteva essere Kubrick, ma ha lo stesso girato un filmato di quello che è successo in quella riunione.
Credevate che fosse una “riunione politica”? Manco per niente!!!
Una riunione tra massoni o satanisti? Macchè!!!
Ecco cos'hanno fatto Grillo e i suoi grillini:



 Marco Bertelli

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